mercoledì 20 febbraio 2013

One Billion Rising: No alla violenza sulle donne!

https://mail-attachment.googleusercontent.com/attachment/?ui=2&ik=b9c3acf424&view=att&th=13cdfdfb96d57d40&attid=0.2&disp=inline&realattid=f_hd7vqo171&safe=1&zw&saduie=AG9B_P9C5QRac-tHy_vpiGjz4fNX&sadet=1361391958042&sads=EUjZXcJPQW6fD4j9x4JY9a84avUBy Giada S. Deregibus, Photo by Sara Marello - “Un miliardo di donne violate è un’atrocità, un miliardo di donne che danzano è una rivoluzione!” Spezza le catene! È questo il grido di protesta delle donne che il giorno di San Valentino si sono riunite nelle piazze per ballare contro la violenza, indossando un nastro rosso come simbolo della loro causa.
Una proposta lanciata dalla femminista Eve Ensler, autrice dei “Monologhi della vagina”, che ha riscosso un enorme successo, animando 200 Paesi in tutto il mondo e quasi altrettante città italiane. Danzare in piazza sulle note composte da Tena Clark per dire: “posso vedere il mondo che condividiamo sicuro e libero da ogni oppressione; mai più stupri, abusi, incesti, le donne non sono una proprietà. Questo è il mio corpo, il mio corpo sacro. Siamo madri, siamo insegnanti, siamo creature bellissime!”.
Anche a Casale, il 14 febbraio, alle 18 (in contemporanea con tutte le città italiane), donne, uomini e bambini si sono riuniti in Piazza Mazzini per danzare seguendo i passi di Sabrina Mazzucco e spezzare le catene della violenza. Sono molte le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di quest’iniziativa: L’Albero di Valentina, Voci della Memoria, Donne Insieme, LIBERA Presidio Totò Speranza, Ricicuci, Mamme in Cerchio, Il Colibrì, Circolo Pantagruel. Può davvero un Flash Mob della durata di 10 minuti risolvere il problema degli abusi sulle donne?
A giudicare dal successo che l’iniziativa di “One Billion Rising” ha ottenuto, si può sperare in un inizio che porti a un mondo senza violenza.

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