venerdì 7 febbraio 2014

Prime Osservazioni

By Federico Barzè


 Ne sono sicuro! Assolutamente sicuro! Non può essere il contrario! Sono le nove di sera o più tardi, siete in discoteca con gli amici o comodamente a casa. Decidete di prendere una boccata d’aria, vi vestite, uscite, fate qualche passo,alzate lo sguardo, sospirate tranquilli ed eccole, proprio lì sopra di voi potete scorgere tre stelle con una buona luminosità perfettamente allineate fra di loro. Avete presente in mente quell’affermazione geometrica “per due punti passa una e una sola retta”? La Natura ha fatto passare questa retta addirittura per tre punti luminosi.
Quella che state osservando é la cintura di Orione. La cintura? Tre stelle? Già. Secondo la mitologia Orione era un cacciatore figlio di Poseidone che, oltre ad aver dato la caccia alle Pleiadi, aveva offeso Diana affermando di poter cacciare qualsiasi animale. la dea per punirlo gli mandò uno scorpione che lo uccise. Gli dei compassionevoli allora elevarono Orione e lo Scorpione in cielo sotto forma di costellazione e posero il cacciatore vicino alle Pleiadi, tramutate ai tempi in stelle per salvarle da Orione stesso.
Dunque quelle tre stelle costituiscono la cintura. E il resto?
Immaginate una clessidra, la cintura la parte più stretta. la struttura di Orione é all’incirca questa. Infatti se salite un po’ con lo sguardo troverete due stelle un poco più luminose delle tre sottostanti. Congiungetele con una retta immaginaria e avrete le spalle del gigante. Cominciate a capire, vero? Ricercate un analogo sotto la cintura e avrete le ginocchia o la parte inferiore della tunica del cacciatore.
Orione é una costellazione invernale, ovvero visibile solo durante l’inverno, quindi a breve scomparirà all’orizzonte.
Al momento si trova alla base della cupola celereste in direzione est, circa. Come ho detto però da trovare è molto semplice.
Leggermente più complessa da trovare é la costellazione zodiacale del Toro.
Partendo dalle tre stelle di Orione, tracciate una retta che passi per tutte e tre perfettamente. Fate scorrere lo sguardo verso l’alto fino a giungere a una stella meno luminosa delle altre tre ma comunque ben visibile in una notte serena.
Quella stella é il centro del muso del Toro. Di fatti quando cercate di ricostruire in cielo una costellazione, dovete in primo luogo immaginarvi il soggetto stesso della costellazione, come per Orione il cacciatore vi siete immaginati un uomo mentre caccia.
Un toro lo riconosciamo nella nostra mente per le corna, giusto? Cerchiamo allora le corna.
La costellazione del toro é una Y. Pensate allora a una nuova retta quasi perpendicolare alla precedente che passi proprio per la stella appena scovata. Sulla sinistra, dopo un primissimo brulichio di stelle, arriverete ad una stella, l’unica appoggiata a questa retta immaginaria.
Il segmento appena disegnato è il primo corno. Il secondo termina con una stella poco sopra quella appena vista. Ora tornate alla stella del centro, spezzando il percorso in modo che in un primo momento sia parallelo al primo corno, mentre il secondo tratto si pieghi facendo perno sempre su un astro così da avere un angolo ottuso.
‘Che cos’é? Una lezione di geometria particolarmente tortuosa?’ Effettivamente, anzi assolutamente, sì! I primi popoli civilizzati, come sumeri, babilonesi, ecc, oltre ad una passione per il cielo, erano anche degli ottimi geometri!
Scherzi a parte, manca ancora il muso vero e proprio ma sarò semplice e veloce. Questo è “costituito” da due stelle che si trovano grosso modo sulla retta del primo corno.
Un ultima raccomandazione: non cercate la precisione assoluta, soprattutto se non siete esperti astrofili (altrimenti dotatevi di una guida compatta di astronomia, molto comode e semplici da usare ma complete).
Le stelle sono magnifiche così anche al “naturale”!

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