By Giada S. Deregibus - Se
pensavate che Parigi fosse la città dell’amore, vi sbagliavate di
grosso!
Andate
a Parigi, e vedrete con i vostri occhi… cosa? Di certo non tanti
cuoricini che galleggiano sospesi per aria, bensì un vento
infernale, gelido e spietato che vi ghiaccia il respiro e vi frusta
il viso.
Bene.
Da questo momento in poi credo che sarò ricercata dalla Gendarmerie
per il reato di anti-turismo. E, invece, voglio dirvi che Parigi
(vento a parte) è una città meravigliosa, vitale e affascinante.
Insomma, una tappa da considerare certa nella vita di ognuno di noi.
E
io ci sono stata nel periodo, forse, più indicato: Capodanno.
Non
potete immaginare cosa sia Parigi d’inverno!
Le
luci! Luminarie ovunque dominano la scena e illuminano il cielo color
petrolio della notte.
Diciamo
che un po’ dappertutto all’Île de France (ovvero il centro di
Parigi) edifici e monumenti risaltano per la quantità di elettricità
utilizzata (e forse anche un po’ sprecata, se vogliamo ragionare in
termini ecologici); ma solo agli Champs-Élisées si può assistere
all’esagerazione incarnata da qualsiasi genere di addobbo mai
inventato dall’uomo. L’intero (interminabile) Viale assomiglia a
un gigantesco albero di Natale. Negozi, ristoranti, bancarelle e chi
più ne ha più ne metta sono un tripudio di “Joyeux Noël”,
Babbi Natale sorridenti e renne che ti guardano con i loro occhi
fluorescenti.
Insomma,
una meraviglia. Sempre se piace il genere, naturalmente.
Personalmente,
amo il Natale, adoro l’atmosfera che si crea intorno alle festività
di fine dicembre e amo ancora di più passare le suddette feste in
mezzo alle tante, tantissime luminarie pacchiane di vario genere.
E
allora, vorrei offrire una piccola e per nulla pretenziosa lista
delle cose imperdibili di Parigi, casomai qualcuno passasse di lì
per caso e non sapesse proprio cosa fare:
-
La Torre, ragazzi! Cosa ve lo dico a fare? Fiondatevi a Champ-de-Mars
e osservate l’opera più incredibile che quell’ingegnere
lungimirante di Gustave Eiffel ha progettato senza rendersi conto (o
forse sì) della grandiosità e della fama che lo avrebbe
perseguitato. Vi sentirete piccoli come formiche, ve lo garantisco!
-
Andate agli Champs-Élisées. Ok, chi c’è già stato mi capisce se
dico che è una vera e propria sfacchinata; per arrivare in fondo, ci
si impiega all’incirca due ore mezza, anche tre. Ma ne vale davvero
la pena! Cosa potrete ammirare? In primis l’Arc de Triomphe che,
lasciatevelo dire, non è per niente male, specialmente in versione
notturna. La ruota panoramica che non è assolutamente adatta a chi
soffre di vertigini, ma che offre una visuale di Parigi mozzafiato. E
non dimentichiamoci, poi, della sfilza di bancarelle alimentari e non
con valanghe di prodotti tipici.
-
Se dicessi Notre-Dame? Non so voi, ma io amo l’architettura in
stile gotico. C’è poco da fare, quella fantastica cattedrale
parigina non ha dovuto faticare molto per ottenere la mia attenzione.
Ma fidatevi se vi dico che non ci sono parole per descrivervela:
bisogna assolutamente vederla di persona, ammirarne le vetrate, il
rosone, i Gargoyles e le guglie e poi imprimere tutto nella memoria,
perché il ricordo non scappi via quando abbassate la guardia.
-
Montmartre e la Basilique du Sacre-Coeur: è da lì che si ha la
vista migliore di Parigi. Dalla cima della collina di Montmartre, il
quartiere degli artisti che mostrano i loro quadri o ritratti dipinti
sul momento, ispirati da chissà quale scia di emozioni, si vede
l’intera città.
-
Ma Parigi non è solo questo: Parigi è la Senna, è il Louvre con la
sua Gioconda che scatena tutte le emozioni possibili eccetto la
delusione; è il Musée d’Orsay, è il Musée de l’Armée, è
Place de la Bastille, è la Galette des Rois (dolce tipico) ed è
anche la Baguette.
A
Parigi ho lasciato il cuore e tornerò senz’altro a riprendermelo,
approfittando del tempo a disposizione per visitare tutte quelle mete
che mi è stato impossibile vedere. E, nonostante sia altamente
probabile che io mi faccia un po’ prendere dall’entusiasmo di
bambina nel vedere le meraviglie che il mondo ci offre, è
altrettanto probabile che il merito sia anche nostro: l’uomo ha un
potere così grande, può creare, può ideare e può meravigliare. E,
però, non sempre se ne rende conto…
Ah,
a proposito: sempre ponendo il caso che il vostro passaggio a Parigi
sia assolutamente fuori programma, date retta a me: una capatina a
Disneyland Paris è senza ombra di dubbio da mettere in conto…
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